di Floriana Liuni – Idealista News

Un’applicazione per evitare le truffe, immobiliari e non solo? Ora c’è: è Whuis. idealista/news ha intervistato il fondatore Daniele Mancini.

Quante volte saremo incappati in un annuncio immobiliare finto, in una vendita truffaldina su un marketplace on line, in un acquisto di auto di seconda mano che non si è rivelato così vantaggioso come sembrava? Chi sperava di poter avere una sorta di sfera di cristallo per sapere se “c’è la fregatura” o meno, oggi può confidare in uno strumento in più: l’applicazione Whuis.

Whuis è il primo portale in Italia che permette, incrociando dati pubblici e rispettando la privacy, di valutare tramite un semplice motore di ricerca l’affidabilità di persone fisiche e giuridiche.

Lanciato come startup nel 2018 da esperti del settore immobiliare e digitale, Whuis.com è attualmente utilizzato nel settore immobiliare da circa 2.500 agenzie e dai principali network immobiliari, tra cui Tecnocasa, Tempocasa, Tecnorete, Toscano e Gruppo Gabetti.

Il portale non si limita però al real estate, poiché permette di individuare potenziali truffe dall’automotive al secondary market, dal mondo delle assicurazioni a quello del lavoro: l’obiettivo finale è garantire la trasparenza dell’interlocutore e la qualità della relazione, sia online che offline. Ad oggi sulla piattaforma sono già state effettuate oltre 200 mila ricerche, per l’80% su persone individuali

Come è nata l’idea di questa applicazione? “Confrontando il mercato immobiliare italiano con quello australiano o americano, – risponde il founder Daniele Mancini, – abbiamo notato che nei mercati esteri c’è molta trasparenza. Il 50% delle agenzie sono franchisor, non ci sono annunci da parte di privati, e quando si vende e compra casa c’è grande trasparenza di info su chi compra e vende. In Italia non abbiamo questa fortuna: annunci finti, truffe, account falsi abbondano. È nata quindi l’idea, rispettando la GDPR, di collegare i database pubblici catasto, camera di commercio, tribunale, che sono comunque consultabili pubblicamente, per poter incrociare i dati sulle varie persone e conoscere la loro storia”.

Che caratteristiche hanno i database utilizzati da Whuis? “I database utilizzati da Whuis sono database che si possono già consultare per trarne dei report, ma ovviamente con tempistiche diverse, competenze e costi diversi. Whuis non utilizza, ad esempio, dati sensibili quali quelli sui conti correnti, mappe catastali, situazione giudiziaria o profili social. Ma per quanto riguarda ciò che è di pubblico dominio, l’applicazione consente di cercare velocemente in questi dati per poter capire con chiarezza chi si avvicina alla compravendita immobiliare. Il tutto al costo contenuto dell’abbonamento all’app, che dà accesso ad un pacchetto di ricerche e di servizi composti a seconda del profilo scelto”.

Come funziona la ricerca su Whuis? “Effettuando una ricerca tramite Whuis possono emergere vari report che tracciano il profilo della persona su cui si sono cercate le informazioni. In questo modo si può conoscere la sua storia patrimoniale, la sua solidità in termini di capacità di essere solvibile,  eventuali protesti in essere, eventuali connessioni con altre società e dare ai clienti dell’agenzia immobiliare la certezza che le persone che vengono loro proposte come acquirenti o venditori non sono dei truffatori, o comunque che abbiano la capacità patrimoniale per stipulare un mutuo o per sostenere un affitto. Questa analisi riduce quindi il rischio di truffe, o comunque di incappare in situazioni di non solvibilità”.

Quali campi di applicazione ha il servizio, in particolare per gli agenti immobiliari? “Il servizio dato da Whuis – che è un servizio investigativo vero e proprio – si rende necessario con il proliferare della sharing economy, che moltiplica le persone che possono accedere a qualsiasi servizio, ed è destinato alle sole aziende e ai professionisti in ambito immobiliare e consulenziale. Al momento hanno aderito al servizio Tecnocasa, Tecnorete, Tempocasa, il gruppo Gabetti e le sue collegate e la stessa Fiaip. Si tratta di un grande aiuto per il professionista del proptech, l’agente immobiliare ma non solo, che può così selezionare la clientela migliore con cui lavorare, elaborando una strategia su misura, evitando situazioni spiacevoli. Possibili applicazioni si possono avere anche nel mondo assicurativo, dell’automotive, dei marketplace, dei commercialisti, del franchising, e perfino nel mondo del job recruiting: tutti ambiti in cui occorre valutare l’affidabilità delle persone che fanno una richiesta di servizi, o che li offrono”.

Qual è il valore aggiunto di questa applicazione? “Una maggiore conoscenza dei dati aumenta l’efficienza del mercato per tutti, compresi i privati che fruiscono dei servizi stessi. Rivolgersi ad una agenzia immobiliare e sapere che al suo interno il rischio di truffe è molto basso, è un valore aggiunto. Ecco perché chi adotta Whuis.com espone in vetrina il nostro logo; proprio per dare al cliente questo tipo di sicurezza”.

Leggi l’articolo: https://www.idealista.it/news/finanza/imprenditori/2019/10/16/136914-truffe-immobiliari-online-nasce-lapp-per-evitarle

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