Si tende a pensare che a caderci siano solo gli sprovveduti, ma purtroppo non è così perché, nonostante i tipi di truffe non siano poi così cambiati dall’inizio della loro diffusione, quello che è cambiato è il modo in cui agiscono. Grazie alla diffusione dei social e delle chat si diffondono più rapidamente ed efficacemente rispetto al passato in cui potevano contare solo sulle email e sugli sms.
Ecco le 5 truffe online che hanno più diffusione in questo momento:
Phishing
Secondo ile autorità ogni mese vengono segnalati oltre 100.000 tentativi di phishing. Diffuso via email, sms o via social, è forse la truffa che fa più danni. Grazie a un messaggio confezionato in modo che sembri provenire dalla banca, induce a consegnare le credenziali di accesso al conto on line, puntando su una presunta urgenza: un documento da aggiornare, un controllo urgenteIl o qualsiasi altre scusa sorretta dalla minaccia del blocco del conto se non si accede immediatamente. Ovviamente il link su cui cliccare atterra su un sito che è la copia (quasi) perfetta del sito originale e, se si inseriscono le credenziali, il danno è fatto. Recentemente, il phishing è stato usato anche come mezzo per commettere furti d’identità.
I furti d’identità sui social
In questo caso i criminali creano un falso profilo di celebrità sui social e iniziano mandare messaggi personali ai loro follower con la promessa di qualche regalo se cliccano su un link. Lo scopo è il furto d’identità. In questo caso l’unica arma è quella di segnalare immediatamente il profilo in modo che venga bloccato.
La truffa del principe nigeriano (e simili)
Si tratta di una delle truffe più “antiche” del web. Più o meno tutti quelli che utilizzano internet e l’email da almeno 15 anni ne hanno sentito parlare o hanno ricevuto email di questo tipo.
Conosciuta fin dagli anni ’90, è nota all’FBI come “Frode nigeriana” o “419”. Il modello è rimasto immutato, anche se la forma è migliorata: si riceve un’email da un sedicente principe Nigeriano/funzionario governativo o investitore in cerca di partner che, a seguito del deposito di una somma irrisoria, promette guadagni lucrosi.
Gli ideatori non sono molto sofisticati come i malware o gli hacker, ma sono molto metodici e bravi nell’utilizzo dei social: passano mesi a creare database con le caselle di posta a cui mandare il messaggio e veloci nell’agire in caso di risposta.
I falsi biglietti per eventi e concerti
Le vittime di questa truffa sono soprattutto i millenials. I truffatori sono molto abili nell’individuare la piazza virtuale su cui far circolare l’offerta di biglietti a prezzo scontato o biglietti che risultano esauriti sui canali ufficiali. Chi casca nella loro rete potrebbe vedersi recapitare biglietti contraffatti del tutto identici agli originali (ma inefficaci per l’ingresso) oppure non riceveranno mail nulla.
Malaware e ransomware (vere e false)
Tra le truffe più insidiose e che mettono più ansia in chi ne resta vittima. Gli hacker riescono a raggiungere migliaia di computer e installare un malware che, all’avvio, mostra un messaggio in cui si chiede un riscatto per recuperare i propri file. Fino al pagamento del riscatto non potranno accedere a nessun documento o programma. Il pagamento è richiesto in bitcoin. Di queste truffe ne girano anche moltissimo false, come ne caso del ricatto in cui i truffatori dichiarano di essere in possesso di video ottenuti tramite le registrazione dalla webcam (La truffa sui video imbarazzanti su di te che non esistono).