Viviamo da settimane uno stato di emergenza del tutto eccezionale durante il quale le nostre vite sono cambiate drasticamente. Alla paura del per il contagio da Coronavirus, si unisce uno stato di incertezza per il futuro che ci fa essere più vulnerabili ed esposti alle truffe. A questo si somma l’impennata del tempo passato su internet in Italia (e nel mondo) da parte di fasce di popolazione poco abituate a farlo: prede perfette per i truffatori.
Le modalità non sono molto diverse dalle solite: spam, phishing, vendita online di merce non conforme o inesistente, ma a cambiare è la quantità di attacchi enorme e il fatto che sono monotematiche perché sfruttano tutte l’emergenza Covid-19 e le sue conseguenze.
1. Phishing bancario a tema Coronavirus
La Polizia Postale segnala che gli attacchi di questo tipo stanno aumentando in modo esponenziale. Gli hacker costruiscono grandi campagne di email che appaiono come provenienti dalle banche più conosciute, contenenti una comunicazione urgente in merito all’emergenza sanitaria in corso. Mirano ad ottenere i dati di accesso all’internet banking e lo fanno inserendo un link per il download dell’informativa che atterra su un clone del sito della banca, con tanto di https (connessione criptata) dove all’utente viene chiesto di inserire le proprie credenziali. Questi siti restano online il tempo necessario per raccogliere abbastanza credenziali e poi spariscono con il bottino. Nessun istituto di credito invia email, sms o chiama telefonicamente per richiedere le credenziali di accesso all’home banking o i dati bancari.
2. False raccolte fondi per gli Ospedali
Per sopperire alle difficoltà che la Sanità Pubblica sta incontrando dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono nate molte raccolte fondi a favore degli Ospedali italiani più colpiti. Le somme vengono raccolte molto velocemente grazie alla generosità degli italiani, ma dato che queste raccolte vengono clonate, prima di donare è necessario accertarsi dell’iban controllando direttamente sul sito dell’Ospedale. Leggi anche Coronavirus: le false raccolte fondi in circolazione
3. Phishing assicurativo con aggiornamento Covid-19
È in corso una campagna email in cui viene proposto l’aggiornamento della polizza assicurativa sanitaria in modo da inserire anche la copertura per il Covid-19. Cliccando sul link che consente di visualizzare la polizza e procedere con il pagamento, si atterra su un sito di phishing in grado di rubare dati personali.
4. Falsi buoni spesa
Sull’onda degli aiuti alle persone in grave difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus, ecco arrivare le comunicazioni di buoni spesa per il ritiro di beni alimentari messi a disposizioni di chi li richiede da vari supermercati. Per averli è sufficiente partecipare a un sondaggio e inserire i propri dati. Leggi anche Coronavirus: phishing tramite falsi buoni spesa della Coop e Emergenza Coronavirus: truffa buoi spesa in omaggio.
5. Farmaci e mascherine anti Covid-19
Come ogni situazione d’emergenza, anche questa ha il suo mercato nero dove si possono trovare prodotti correlati al Covid-19: mascherine, test sierologici, farmaci, termoscanner, ossigenatori e integratori pubblicizzati come utili per difendersi dal Coronavirus. Se a inizio pandemia si trovavano pochi articoli a prezzi molto alti, oggi i truffatori si sono organizzati per vendere si interi stock di migliaia di prodotti a prezzi ribassati. Ovviamente si tratta di merce rubata o contraffatta, quindi non a norma o addirittura pericolosa. Leggi anche Si moltiplicano truffe e bufale su farmaci e rimedi contro il Coronavirus e Attenzione alle pubblicità ingannevoli sui prodotti che salvano dal Coronavirus.
