Ne avevamo abbiamo già parlato altre volte, ma purtroppo si tratta di una truffa che, nonostante circoli ormai da anni, ciclicamente torna a fare vittime. Per questo motivo la Polizia Postale ha diramato un comunicato per informare sul suo funzionamento e, soprattutto, su come difendersi.
Come funziona la truffa del riscatto
La dinamica non è cambiata per nulla e nemmeno il messaggio inviato via email non differisce in modo sostanziale da quello delle truffe precedenti. La potenziale vittima riceve un’email che, apparentemente, riporta come mittente il suo stesso indirizzo email ed ha questo contenuto:
L’email termina con le istruzioni per il pagamento e la minaccia di provvedere all’invio del filmato in caso di mancato pagamento. Questo tipo di truffa viene comunemente chiamato “sextortion”. Ovviamente, chi non ha mai sentito parlare di questa truffa, viene preso dal panico e, se non si informa adeguatamente, potrebbe pagare esponendosi al rischio di diventare vittima di altri ricatti.
Questi i consigli della Polizia Postale:
- Non spaventarti: il truffatore non solo non ha nessun filmato, ma sicuramente non è in possesso delle password per entrare nei tuoi account di posta o Social Network;
- Non rispondere e non pagare nessun riscatto: così facendo innescheresti un crescendo di richieste di denaro;
- Per maggiore sicurezza, cambia tutte le password di accesso (posta e profili social) e abilita, dove possibile, l’autenticazione a due fattori;
- Tieni sempre aggiornato il tuo antivirus;
- Se hai fatto l’errore di metterti in contatto o di pagare il riscatto, mettiti subito in contatto con la Polizia Postale;