Acquistare casa partecipando ad un’asta giudiziaria può rappresentare una buona occasione per aggiudicarsi un immobile ad un prezzo molto più basso rispetto al suo valore d’acquisto.

Anche se sono rari rispetto alla totalità, è giusto segnalare che esistono annunci truffa che pubblicizzano la vendita all’asta di immobili che non lo sono affatto o non lo sono nel momento in cui compare l’annuncio. Il prezzo di base molto basso e i tempi strettissimi per partecipare all’asta creano le condizioni favorevoli per attirare compratori in cerca di un affare perché non avranno il tempo di fare le dovute verifiche o che, non conoscendo le normative che regolano le aste, seguiranno senza porsi domande modalità di partecipazione non regolari. Riconoscere un falso annuncio di immobile all’asta è semplice, ma bisogna conoscere le normative e le regole utili.

Come riconoscere un falso annuncio di immobile all’asta

1. Quali sono i siti ufficiali dedicati alle aste

Le aste delle esecuzioni immobiliari devono essere pubblicate per legge sui siti autorizzati ex art. 490 c.p.c. e sul PVP (Portale delle Vendite Pubbliche – https://pvp.giustizia.it/pvp/) del Ministero di Giustizia 45 giorni prima della data in cui è prevista l’asta. Solo nel caso di fallimenti il termine obbligatorio si riduce a 30 giorni precedenti, ma è comunque possibile la pubblicazione su carta stampata e/o altri siti. Quindi un immobile all’asta che non sia stato pubblicizzato nei tempi corretti merita di essere verificato controllandone la presenza sui portali ufficiali: Portale delle Vendite Pubbliche, siti dei Tribunali, siti degli Istituti di Vendite Giudiziarie e delle Associazioni Notarili e siti autorizzati alla pubblicità legale. Vedi elenco completo sul sito https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_18.wp. 

2. Asta telematica: su quali siti è permessa

La modalità “Asta Telematica”è permessa solo tramite le piattaforme registrate dal Ministero di Giustizia ed elencate qui: http://gestorivenditetelematiche.giustizia.it/. Tutti i siti che, pur non essendo presenti in questo elenco, richiedono il caricamento dell’offerta tramite la presentazione della contabile del bonifico, sono una truffa. 

3. Verifica dell’Iban

Prima di fare qualsiasi versamento verificare con la propria banca la validità dell’Iban. Se non si tratta di un Iban di conto corrente aperto presso un tribunale italiano o a nome di delegati o curatori che operano in Italia è sicuramente una truffa.

4. Delegato alla vendita e Custode

Ogni avviso di vendita all’asta deve riportare i contatti del soggetto delegato alla vendita del custode dedicato alle visite. Anche questo controllo è fortemente consigliato per verificare che questi professionisti esistano e siano effettivamente incaricati di occuparsi di questo immobile.  In caso di sospetto meglio fare un’indagine su questi nominativi.

5. Attenzione alle modalità di vendita non conformi

La vendita è svolta senza seguire le normative quando:

• L’avviso non è pubblicizzato nei tempi previsti;
• La presentazione buste che non consente l’anonimato;
• L’Iban non è regolare;
• Si rende nota l’impossibilità di rilanci sull’offerta più alta;
• I termini di saldo a seguito dell’aggiudicazione sono superiori ai 120 giorni previsti dalla legge.

Nessuna di queste modalità è consentita dalla legge.

6. Verifica l’esistenza e le caratteristiche dell’immobile

Fai un’indagine sull’immobile proposto per assicurati sia della sua esistenza che delle caratteristiche. Per approfondire la tua ricerca puoi fare una visura ipotecaria sull’immobile.

7. Affidati ad un professionista esperto

Prima di fare un’offerta versando il 10% dell’importo, meglio affidarsi ad un professionista del settore che sarà in grado di analizzare tutta la documentazione e fare un’indagine preventiva accurata.