La truffa del sollecito di pagamento di bollette arretrate è ormai un evergreen che, come ogni cosa di successo, torna alla ribalta a cadenza regolare e lo fa colpendo in maniera massiccia.
La truffa è molto semplice e consiste nell’invio massivo di email di sollecito pagamento per bollette scadute con riferimento a contratti esistenti o esistiti. L’email sembra arrivare dall’azienda fornitrice sia per l’aspetto che per l’email del mittente.
Le informazioni contenute sono molto precise (ma false) e riportano i dati relativi a presunte bollette di almeno uno o due anni prima e relative ad un contratto spesso non più attivo (questo per aumentare la difficoltà dell’utente nel rintracciare la bolletta e il pagamento).
L’email della truffa delle bollette scadute
In questo caso si tratta di un sollecito firmato A2A, ma sono stati segnalati casi anche per Iren, Enel, EniPlenitude e altri.
Come verificare se si tratta di una truffa
Sembra ovvio, ma meglio ribadirlo: prima di pagare qualsiasi sollecito sospetto, meglio chiamare il fornitore e verificare.
Quasi sicuramente i solleciti che si riferiscono ad un periodo molto lontano nel tempo sono delle truffe in quanto i fornitori, quando gli utenti sono morosi, avvisano immediatamente con raccomandate di sollecito e procedono con l’interruzione del servizio in caso di mancato pagamento degli arretrati.