Nella classifica mondiale l’Italia è al terzo posto per possesso e uso di cellulari e tra i primi per utilizzo (compulsivo) del telefono. Prima di noi ci sono solo Corea del Sud e Hong Kong (Rapporto Digital 2018). Questo significa che per i truffatori rappresentiamo una sorta di El Dorado.
Non è un caso che le truffe telefoniche siano tra le più diffuse ed efficaci, con migliaia di utenti truffati ogni mese.
Difendersi è possibile, ma bisogna sapere come.
Ecco una lista delle truffe telefoniche più diffuse
Le chiamate perse da numeri sconosciuti
Una truffa più diffusa di quanto si creda è quella degli squilli da numeri sconosciuti a cui o non si fa in tempo a rispondere, oppure se si risponde, il chiamante mette giù. In questi casi, se si fa l’errore di richiamare il truffatore prosciugherà il credito residuo addebitando la chiamata e applicando tariffe gonfiate. Per non cadere vittima di questa truffa, meglio sempre verificare il numero inserendolo in Google per vedere se è già stato segnalato come truffa.
L’attivazione coatta di un abbonamento o servizio
Questo tipo di truffa è molto diffusa e difendersi non è facilissimo, ma possibile. Il meccanismo è semplice: si riceve una chiamata da un numero fisso e, alla risposta, il truffatore chiede conferma del nome e cognome della vittima. Se si fa l’errore si pronunciare “sì”, la truffa è già in corso perché la registrazione verrà poi montata in modo che sembri sia stato dato l’assenso all’attivazione di un contratto per qualche servizio a pagamento o di cambio operatore telefonico. In questi casi l’unico modo per difendersi è quello di evitare di rispondere “sì” alla domanda di conferma dell’identità se non si è più che sicuri di chi chiama.
Il raddoppio della tariffa
Questo tipo di truffa, segnalata numerose volte alla polizia postale, avviene ad opera di operatori di un call center di un gestore telefonico che, una volta concluso l’appalto, invece di eliminare (come impone la legge) i dati dei clienti di quel fornitore di telefonia, li utilizzano per mettere in atto frodi. Lo schema è sempre identico: si contatta il cliente a nome del suo operatore telefonico e gli si annuncia che purtroppo la sua tariffa sarà raddoppiata. Al cliente viene quindi offerta un’alternativa meno costosa con altro operatore disponibile. Dato che nessuna compagnia telefonica agirebbe mai in questa maniera perdendo un cliente, meglio chiudere la chiamata senza troppi indugi e segnalare il tentativo di truffa al proprio operatore.