Il ricatto via email è una delle truffe più diffuse in circolazione perché colpisce in un grande numero di utenti e può trarre in inganno chi ha poca familiarità con questo genere di truffe.
Questo tipo di schema è già stato usato diverse volte, ma ogni volta si perfeziona e riesce ancora a terrorizzare migliaia di persone. Questa volta i truffatori si sono finti agenti corrotti della CIA chiedendo un riscatto di 10.000 dollari in Bitcoin per cancellare il nome della vittima dalle indagini sulla pedofilia e sulla pornografia in rete. Per rendere il tutto ancora più terrorizzante, l’agente afferma di possedere informazioni personali e sui familiari e i colleghi del destinatario dell’email, oltre che dell’indirizzo di casa e del posto di lavoro e minaccia di divulgare le ipotetiche frequentazioni di siti pornografici della vittima, aggiungendo quella di improbabili indagini della polizia con ripercussioni legali.
Il mittente appare come un agente della CIA che si interessa al “Caso #45361978”, descritto come “un’operazione su scala internazionale che ha lo scopo di arrestare più di duemila persone sospettate di pedofilia, in più di 27 Paesi”. I truffatori aggiungono poi che “errori di questa natura possono capitare nel mondo digitale ed è quindi possibile che si finisca nella lista sbagliata, ma per uscirne puliti è necessario pagare 10.000 dollari in criptovaluta”.
Questa truffa è stata segnalata dai ricercatori del Kaspersky Lab. Gli schemi di estorsione tramite minaccia di esposizione dell’interesse della vittima ai siti porno non sono certo una novità. Nella maggior parte dei casi, i messaggi si basano su informazioni fasulle che però vengono avvalorate da altre informazioni raccolte da precedenti violazioni dei dati come vecchie password realmente utilizzate dalla vittima.
L’unico modo per non rimanere vittima di questo tipo di truffa è non rispondere, non pagare e segnalare l’email immediatamente alle autorità.