Le automobili di nuova generazione sono sempre più connesse e, con l’arrivo della tecnologia 5G, e l’implementazione della guida autonoma lo scenario è destinato a crescere in modo esponenziale.
Secondo gli esperti del settore nei prossimi quattro anni nel mondo ci saranno oltre 125 milioni di auto connesse in circolazione. Un’enorme mole di dati ogni giorno viaggeranno da auto a computer per garantire la sicurezza alla guida, intrattenere con musica e film, dare indicazioni stradali e connettersi in tempo reale con l’assistenza in caso di problemi rilevati al motore o all’auto dal computer di bordo.
Già una ricerca della Hal Archives ouvertes nell’agosto 2013 ha messo in evidenza che la maggior parte dei computer di bordo delle auto in circolazione sono vulnerabili agli attacchi di hacker che possono captare dati dal cellulare connesso, rubare l’auto disattivando l’antifurto, inviare comandi da remoto che potrebbero avere esiti negativi sull’affidabilità del veicolo o trasmettere informazioni errate tra i veicoli interconnessi, con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
Quando i sistemi standard di controllo a bordo entrano in relazione con i sensori e i dispositivi multimediali di ultima generazione totalmente interconnessi la sicurezza dell’auto è a rischio.
Queste vulnerabilità sono a tutti gli effetti un rischio in ambito di cybersicurezza e per il futuro è necessario ripensare la progettazione implementando le corrette misure di sicurezza per limitare rischi importanti dati dalle tecnologie che stanno per cambiare la vita quotidiana di tutti noi.
