La truffa delle telefonate dall’estero è tornata a colpire in modo massiccio in Italia. L’allarme arriva dalla Polizia Postale che ha ricevuto nelle ultime settimane centinaia di segnalazioni con denuncia di sottrazione di credito telefonico fino a 30 euro a chiamata.
In alcuni casi i truffatori fanno squillare il telefono solo una o due volte, mentre in altri chiamano ripetutamente per far pensare al ricevente che non si tratta di un errore e ottenere quindi una risposta. Per non esporsi al rischio l’unico modo è non rispondere a chiamate sospette e, se si trova una chiamata non risposta da un numero estero, meglio evitare di richiamare o mandare dei messaggi.
Questo tipo di truffa, chiamata Ping calls, non è una novità, ma in questo periodo si sta assistendo a una vera e propria epidemia.
La Polizia Postale ha diramato le informazioni utili da conoscere per difendersi:
Le telefonate avvengono generalmente la sera, prima di cena e si suppone sia perché i truffatori sanno che è il momento in cui le persone hannofinito di lavorare e hanno più tempo libero.
Quando si risponde a queste telefonate, normalmente non c’è nessuno dall’altro capo e questo perché a inoltrare le telefonate non sono esseri umani, ma software. In caso si risponda a una chiamata del genere, meglio controllare il credito telefonico e, nel caso sia stato decurtato, segnalarlo subito alla Polizia Postale.
I prefissi che sono stati segnalati più spesso:
Tunisia (+216).
Kosovo (+383),
Tanzania (+255),
Gran Bretagna (+44),
Lettonia (+371),
Bielorussia (+375),
Moldavia (+373)
Isole Vanuatu, Sud Pacifico (+678).