Sembrava un fenomeno circoscritto e limitato, invece sono sempre più numerose le denunce che riguardano truffe legate agli affitti online di case o appartamenti in località turistiche che si rivelano essere inesistenti oppure già affittate, abitate dai proprietari  o ancora in costruzione.

Nei periodi di vacanza naturalmente il fenomeno si fa più intenso, causando perdite di denaro anche cospicue e rovinando le vacanze a migliaia di persone.

Le vittime sono sia italiane che straniere e tutte seguono lo stesso iter: selezione della casa su un sito di annunci, prenotazione online o tramite contatto diretto e pagamento in anticipo della caparra o di tutta la somma. I truffatori sono normalmente organizzati in piccoli gruppi e spesso pubblicano più annunci in una stessa zona, soprattutto nel periodo di alta stagione.

Se durante lo scorso inverno le truffe delle case vacanza in località sciistiche sono state sporadiche, quest’anno a vincere il triste primato è la val di Fassa, purtroppo al centro di numerose denunce per annunci truffa su cui si sta ancora indagando.

Come si presentano gli annunci

I truffatori di questo tipo sono più scaltri rispetto al passato e sono in grado di confezionare annunci che sembrano autentici con tanto di foto degli esterni (prese da Google Maps) e foto di interni rubate da internet o, nel peggiore dei casi, fatte di persona dopo aver preso in affitto loro stessi l’immobile.

Come verificare se l’annuncio è reale

Per non cadere in questo tipo di truffe ed essere sicuri che l’annuncio sia vero è bene verificare l’attendibilità dell’annuncio leggendo i feedback di altri utenti, controllando la durata del periodo trascorso in quella casa e tutti i commenti. In caso un annuncio fosse nuovo e non avesse nessuna valutazione, meglio controllare le informazioni sull’immobile e sui relativi proprietari su internet.

Per quanto riguarda il pagamento è sempre da evitare la ricarica di carte prepagate o forme di pagamento non tracciabili. Il consiglio è di utilizzare Paypal oppure bonifico bancario o postale.