Il cybercrime ama le crisi globali e il motivo è molto semplice: in questo momento le persone passano moltissimo tempo su internet per lavoro, ricerca di news e per svago, rendendosi molto più vulnerabili agli attacchi se non sono ben informate.
Da quando è iniziata l’emergenza Covid19 i cyber criminali hanno già inviato ondate da 12.000 a oltre 200.000 email alla volta e il numero di campagne sta continuando ad aumentare di giorno in giorno: un incremento che mette a rischio la sicurezza degli utenti che devono essere sempre più attenti e informati sulle nuove minacce.
Secondo i dati raccolti dalla società Proofpoint, sono in corso massicce campagne mirate al settore sanitario, manifatturiero, farmaceutico oltre che ai privati. Le email di phishing hanno tutte la parola “Coronavirus” all’interno dell’oggetto per attirare immediatamente l’attenzione e aumentare le probabilità di essere letti.
Tra le email analizzate da Proofpoint il 70% contiene un malware mentre il 30% ha l’obiettivo di rubare le credenziali degli utenti invitando a cliccare su link a siti che sono la copia quasi perfetta dei siti ufficiali.
Tra gli attacchi malware identificati:
- Un malware battezzato Redline Stealer in grado di rubare informazioni personali, tra cui le credenziali bancarie, diffuso tramite messaggi di richiesta di donazioni a supporto della ricerca di una cura per il Coronavirus;
- Email mirate ad aziende sanitarie che offrono materiali sanitari in cambio di pagamenti in Bitcoin;
- Email che dicono di contenere importanti informazioni sul Coronavirus e link a guide scaricabili o a siti pericolosi per la protezione per famiglia e amici.
Fonte: Proofpoint Threat Insight
