Dopo i falsi avvisi in cui si comunicavano imminenti tamponi a tappeto per la rilevazione del Coronavirus o sanificazioni delle case, ecco arrivare una nuova truffa studiata per introdursi nelle case in modo fraudolento.
Questa volta i truffatori hanno utilizzato la confusione generata dall’avvicendarsi di decreti ministeriali che sono andati a limitare sempre di più gli spostamenti delle persone (salvo spostamenti per comprovate esigenze).
Ecco quindi comparire in molti comuni italiani i falsi volantini del “Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza” in cui si preannunciano controlli nelle abitazioni al fine di verificare l’effettiva residenza degli occupanti, invitando i non residenti a lasciare subito le abitazioni per non rischiare multe o, addirittura, la reclusione.
Le varie Questure delle Regioni hanno reso noto che si tratta di una truffa e di non allontanarsi assolutamente dalle abitazioni.
Il testo del falso avviso che sta circolando:
“Si invitano gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti, per rientrare nel loro domicilio di residenza. Le autorità svolgeranno dei controlli nei condomini e nelle abitazioni private. Si prega alla richiesta di presentare i seguenti documenti: documento di identità con foto e specificato indirizzo di residenza; documento di locazione/contratto di affitto. Altri documenti che comprovino la la presenza in domicilio differente dal proprio di residenza per gravi motivi di necessità quali malattia, assistenza agli anziani, motivi inderogabili di lavoro che rientri nella relativa categoria Ateco. Tutte le presenze non giustificate verranno denunciate ai sensi dell’art. 1 C. 1 dell’8/20 disposto dall’art.3 comma 4 Dl 23/20, art. 6 art.4 comma 2 che prevede: ammenda fino a 206 euro, arresto fino a 3 mesi, reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi”.