In queste ultime settimane si è molto parlato di come il monitoraggio delle infezioni da Coronavirus, se fatto con l’aiuto delle nove tecnologie, potrebbe essere l’arma vincente per affrontare le prossime fasi della pandemia. Purtroppo, mentre attendiamo la pubblicazione dell’app Immuni e assistiamo al dibattito su come saranno utilizzati i dati dei cittadini che la utilizzeranno, c’è chi coglie l’occasione per sfruttare la situazione con l’ennesima truffa a tema Coronavirus.
I primi a segnalare questa truffa sono stati i ricercatori del Kaspersky Lab, che hanno individuato un trojan bancario chiamato Ginp che attacca i dispositivi Android chiamato “Coronavirus Finder”.
Subito dopo aver infettato il telefono, il trojan apre in automatico una pagina web in cui viene chiesto il versamento di soli 0,75 € per conoscere immediatamente la posizione delle persone affette da COVID-19 presenti nelle vicinanze.
Una volta inseriti i dati della carta di credito necessari al pagamento, l’utente non riceve alcun addebito e, ovviamente, nessuna informazione sulle persone affette da Coronavirus. La questione potrebbe sembrare chiusa senza danno, ma lo scopo dei truffatori invece è stato raggiunto: le credenziali della carta di credito sono ormai nelle loro mani.
La maggior parte degli utenti che si sono imbattuti in questo trojan si trova in Spagna, ma una nuova versione sta già varcando i confini della Spagna per diffondersi in tutto il mondo.
Come proteggere il tuo telefono dai trojan bancari
Per proteggersi da questo trojan bancario e dai suoi simili, è molto importante tenere sempre aggiornato l’antivirus del proprio smartphone e fare frequenti scansioni. Inoltre, mai fidarsi di pop up e pagine web che si aprono in automatico o di link provenienti da mittenti sconosciuti, soprattutto se chiedono di inserire i dati della propria carta di credito.