Affittare un immobile può rappresentare una fonte di reddito extra importante per l’economia di una famiglia, ma se lo si fa senza tutelarsi si può rischiare molto sia in termini economici che di serenità.
Il primo passo da fare è quello di affidarsi a professionisti certificati in grado di verificare la solvibilità e l’affidabilità dell’aspirante inquilino.
Ecco cosa è importante verificare prima di scegliere l’inquilino:
La prequalifica
L’agenzia immobiliare si occupa di verificare che la persona o l’azienda interessata a prendere in affitto un immobile non abbia rischiosità, ovvero eventi che possano comportare rischi patrimoniali o fiscali più o meno gravi. Tra le rischiosità possono esserci: protesti, pregiudizievoli (ipoteche giudiziarie e pignoramenti), fallimenti.
Oltre alla presenza di eventuali rischiosità, l’agenzia può verificare anche il patrimonio immobiliare della persona o dell’azienda: un inquilino che possiede beni immobili offre una garanzia in più in caso di problemi di insolvenza.
I documenti da chiedere al potenziale inquilino:
- Documento d’identità
- Codice fiscale
- Ultima ricevuta d’affitto pagato
Se è un lavoratore dipendente:
- Ultime 3 buste paga
Se è un lavoratore autonomo:
- Copia dell’ultima dichiarazione dei redditi
Se è un pensionato:
- Dichiarazione dell’ultima pensione
Gentilissimi,
nulla di personale contro le Immobiliari. Data la tassazione feroce in Italia sugli immobili locati, ritengo che per chi non ha capienza di scarico fiscale, quindi le persone fisiche, dover dichiarare 12 mensilità di canoni locatizi al Fisco ed in realtà averne percepite 10,78 ( dato che l’Immobiliare giustamente chiede un mese di canone più Iva) , non convenga ai locatori. Cordialmente Marzia Dall’Olmo