Fino allo scorso luglio la vendita su Instagram era riservata a pochi brand e influencer verificati ma, da alcuni mesi, tutti i possessori di un profilo aziendale possono candidarsi e, una volta ottenuta l’ok della piattaforma, iniziare a vendere. Per aprire il proprio Instagram Shop basta far parte di un mercato supportato (l’Italia è tra questi), vendere prodotti materiali (non virtuali), rispettare le normative del social e avere l’account business collegato a una pagina Facebook. Va da sé che, aumentando la base di venditori, aumenta anche la percentuale di possibili truffatori.
Tra le vittime il gruppo più numeroso è rappresentato dai giovani e giovanissimi, grandi amanti dello shopping online di abbigliamento e accessori. Solo nell’ultima operazione della Polizia Postale sono state individuate oltre 2400 vittime di cui 1600 minori.
La trappola più utilizzata dai truffatori è la vendita a prezzi ribassati di capi firmati che, essendo pubblicati su profili con migliaia di followers hanno grande risonanza.
Come riconoscere i profili dei truffatori su Instagram
#1 Verifica sempre le informazioni dell’account e controlla che la data di iscrizione non sia troppo recente..
#2 Dubita dei profili che dichiarano di aver dovuto aprire un nuovo account perché molto probabilmente si tratta di nuove versioni di profili già segnalati e bloccati.
#3 Controlla le recensioni: non fare acquisti senza prima asserti informato sull’affidabilità del venditore.
#4 Attenzione alle offerte scontate: se il prezzo è troppo diverso da quello originale il rischio truffa è altissimo.
#5 Non fidarti di shop che pubblicano foto dei prodotti indossati o utilizzati da persone famose senza taggare queste persone: è possibile che siano prodotti contraffatti.
#6 Non pagare mai tramite versamenti su carte ricaricabili
Non acquistare da boutiqueroma24 su Instagram sono truffatori ho acquistato una borsa mai arrivata
Non acquistate su blingblingshoita
Truffatori