Negli ultimi anni, il fenomeno delle truffe telefoniche ha assunto proporzioni preoccupanti grazie al massiccio utilizzo dello spoofing, ovvero la tecnica con cui i truffatori falsificano il numero del chiamante, spesso facendo apparire numeri reali di aziende, enti pubblici, banche e centrali dei Carabinieri o della Polizia, per ingannare gli utenti diffondendo notizie false e inducendoli a fare pagamenti o condividere informazioni sensibili. 

La diffusione massiccia di questo tipo di chiamate danneggia anche i Call Center legittimi che si trovano a dover superare la crescente diffidenza (e irritazione) e trovano sempre più difficoltà a fare il loro lavoro.

Gli Stati Uniti e la Francia hanno iniziato ad applicare il protocollo STIR/SHAKEN, un sistema che permette agli operatori di autenticare le chiamate e verificare l’identità del chiamante, impedendo la manipolazione del numero di origine.

Se adottato in modo efficace, STIR/SHAKEN è inngrado di ridurre drasticamente le chiamate truffaldine restituendo agli utenti tranquillità e fiducia nel rispondere agli operatori legittimi che lavorerebbero così con maggiore efficacia.

Il piano dell’Italia per fermare le truffe telefoniche

Anche l’Italia sta adottando una serie di azioni per contrastare attivamente lo spoofing telefonico con il supporto di regolamentazioni più rigide, nuove tecnologie come STIR/SHAKEN e la collaborazione tra istituzioni e operatori, il problema potrebbe essere finalmente arginato. Tuttavia, la vigilanza da parte degli utenti rimane fondamentale per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori.

Le nuove normative

A livello legislativo, il Governo iIaliano ha siglato un protocollo denominato “Prevenzione e Contrasto contro le Chiamate Contraffatte dell’Identificativo Chiamante (CLI Spoofing)“. L’accordo, sostenuto dalle associazioni di call center e dalle aziende del settore, punta a rafforzare i controlli e a introdurre nuove misure di protezione per i consumatori.

Le azioni dell’AGCOM

L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha avviato una consultazione pubblica per introdurre regole più stringenti contro le frodi telefoniche. L’obiettivo è vietare il CLI spoofing (Caller Line Identification Spoofing), ovvero la manipolazione dell’identificativo del chiamante.

Le misure proposte:

  • Obbligo per gli operatori di telefonia di implementare tecnologie di autenticazione del chiamante, come il protocollo STIR/SHAKEN.
  • Blocchi automatici per le chiamate con identificativo falsificato.
  • Sanzioni più severe per chi utilizza pratiche di telemarketing scorrette o fraudolente.
  • Collaborazione tra operatori e associazioni di categoria

Le azioni degli operatori telefonici e delle associazioni di categoria

Oltre alle regolamentazioni dell’AGCOM, gli operatori telefonici e le associazioni di categoria si stanno muovendo per contrastare il fenomeno. AssoCall (Associazione Nazionale Cobtact Center), Asseprim e AssoContact hanno promosso protocolli d’intesa per combattere le truffe telefoniche, con l’adozione di strumenti di monitoraggio e database condivisi per individuare più rapidamente le chiamate sospette.

STIR/SHAKEN: la tecnologia contro lo spoofing

Un altro passo fondamentale sarà l’adozione del protocollo STIR/SHAKEN, già in uso negli Stati Uniti e in fase di implementazione in Europa. Questo sistema permette di verificare l’identità del chiamante, impedendo la manipolazione del numero di origine.

Nel frattempo, cosa può fare l’utente per proteggersi?

Mentre le autorità lavorano per arginare il fenomeno, anche gli utenti possono adottare alcune precauzioni utili ad arginare il fenomeno dello spoofing:

  • Diffidare dalle chiamate sospette che fanno pressione con notizie false (incidenti di parenti stretti, aumenti impovvisi delle utenze, eccetera) e spingono a cambiare fornitore, chiedono dati personali o pagamenti urgenti;
  • Verificare l’attendibilità del numero richiamando per verificare se il numero è esistente, bloccandolo immediatamente se non lo è;
  • Segnalare le chiamate fraudolente alle autorità competenti e agli operatori telefonici;
  • Utilizzare app di blocco delle chiamate spam, che possono riconoscere e filtrare i numeri sospetti.

 

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