QRishing: la truffa che si diffonde tramite QR code

QRishing: la truffa che si diffonde tramite QR code

L’utilizzo del QR code è sempre più diffuso, lo usiamo per fare pagamenti, accedere a informazioni, ottenere sconti, scaricare guide, accedere ad una rete wi-fi, eccetera. Il suo nome è un acronimo di Quick Response Code (codice a risposta veloce) perché, quando viene scansionato tramite smartphone, fornisce accesso immediato a contenuti multimediali, app e siti internet. Il QR code è anche utilizzato per fare e ricevere pagamenti tramite le apposite app sicure. Ed è proprio questa diffusione capillare e il suo utilizzo ormai quotidiano che ha portato i cybercriminali a utilizzare questa tecnica per le loro truffe. Come funziona il QRishing Come per il phishing, anche le truffe via QR code sfruttano l’autorevolezza di aziende, organizzazioni e banche molto note… Leggi di più

Boom di truffe bancarie e conti svuotati in 30 minuti

Boom di truffe bancarie e conti svuotati in 30 minuti

Nell’ultimo anno e mezzo le truffe online sono aumentate vertiginosamente. Le restrizioni dovute alla pandemia hanno portato moltissime persone ad rivolgersi ai servizi online così, grazie all’aumento del bacino delle potenziali vittime, anche il phishing bancario ha subito una pericolosa impennata. A dimostrarlo sono i numeri: durante il 2020 ci sono state ben 98.000 truffe ai danni di correntisti italiani e il fenomeno non accenna ad arrestarsi.  Ad essere più colpiti sono i clienti delle banche più famose: Unicredit, BNL e Intesa Sanpaolo. “Purtroppo – afferma Manuel Bonsignore, avvocato di Adiconsum – tutti possono cadere vittima di queste trappole, anche le persone più esperte perché questi malware hanno raggiunto ormai un alto livello di sofisticazione. Anche un normale sistema di protezione del computer non basta… Leggi di più

Tutto sugli SMS che spiano i telefoni Android e rubano dati bancari e credenziali

Tutto sugli SMS che spiano i telefoni Android e rubano dati bancari e credenziali

Un nuovo malware si sta diffondendo velocemente in tutta Italia e in molti paesi europei. Arriva tramite SMS e infetta i dispositivi Android. Non si tratta solo di smishing (phishing via SMS), ma di una pericolosa campagna di distribuzione di un malware denominato FluBot in grado di rubare i dati di carta di credito e le credenziali di doppia autenticazione, utilizzate per l’accesso ai servizi di home banking. A renderlo noto gli analisti di CERT-AgID. Come funziona FluBot Dopo aver infettato il telefono il FluBot è in grado di diffondersi tramite SMS anche a tutti i contatti presenti in rubrica, aumentando esponenzialmente il numero di vittime e dati rubati. Questa caratteristica accomuna FluBot alla maggior parte dei malware che sfruttano le falle di Android… Leggi di più

Non rispondere a questo messaggio WhatsApp

Non rispondere a questo messaggio WhatsApp

L’allarme arriva dalla Questura di Brescia che ha messo in guardia i cittadini da una nuova truffa che si sta diffondendo proprio in questi giorni tramite WhatsApp, l’app di Instant messaging più utilizzata. Il metodo dei truffatori è molto subdolo e può trarre in inganno.Il messaggio esca viene diffuso da un contatto conosciuto, che però è stato hackerato dai truffatori, che ora utilizzano indisturbati la sua rubrica per mandare e ricevere messaggi a suo nome. Il messaggio contiene questa richiesta d’aiuto: “Ho bisogno di un favore. Ho comprato da Internet ma la mia carta di credito è scaduta, posso usare la tua e ti faccio un bonifico” Se chi riceve il messaggio cade nella truffa e manda i dati della… Leggi di più

Attenzione al malware travestito da offerta Netflix gratis

Attenzione al malware travestito da offerta Netflix gratis

A diffondere l’allarme sono i ricercatori del Check Poit Research, la divisione di Check Point Software Technologies che si occupa di minacce alla sicurezza online. Il nuovo malware si diffonde con messaggio su WhatsApp con l’invito a scaricare l’app FlixOnline su Google Play per sfruttare l’offerta di 2 mesi gratis di Netflix Premium ovunque nel mondo per 60 giorni. Se l’utente, allettato dall’offerta e rassicurato dal fatto che si tratta di un’app presente su Google Play, la installa sul suo smartphone, si ritroverà il telefono infettato da un malware in grado di agire a sua insaputa, andando ad annidarsi nei file di WhatsApp. A quel punto, ad ogni messaggio in entrata, invierà in automatico una risposta con l’invito a scaricare l’app per… Leggi di più

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