30 Apr, 2024 | Truffe Online |
La Polizia Postale informa che una nuova ondata di phishing si sta diffondendo tramite email che hanno come mittente la presunta Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Brigata dei Giovani della Repubblica Italiana e contengono false convocazioni giudiziarie firmate dal Capo della Polizia. Le email riportano persino il logo dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN). Il contenuto della convocazione giudiziaria Nel vittima viene accusata di reati molto gravi come pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo e pornografia informatica secondo la Legge n°38 del Codice di Procedura Penale del 6 febbraio 2006. Il comunicato non da altre informazioni, ma la vittima viene invitata a rispondere all’email entro 72 ore chiarendo la propria posizione e scrivendo le proprie eventuali giustificazioni che verranno analizzate… Leggi di più
29 Apr, 2020 | Altre truffe |
Il ricatto a sfondo sessuale via email, conosciuto con il nome di sextortion, è una delle truffe più conosciute, ma la sua pericolosità non accenna a diminuire, soprattutto in questo periodo di quarantena Da un report su scala mondiale pubblicato da Sophos, un’azienda specialista in sicurezza informatica, si è visto che tra settembre 2019 e febbraio 2020, sono state diffuse milioni di email classificabili come sextortion e l’Italia si è classificata al decimo posto per numero di attacchi, rivelandosi come un paese fortemente a rischio. Il meccanismo è sempre lo stesso e parte da un’email in cui il mittente rende noto al destinatario di essere in possesso della sua password di accesso (rubata in un precedente attacco hacker) e di… Leggi di più
18 Giu, 2019 | Altre truffe, Truffe Online |
Il ricatto via email è una delle truffe più diffuse in circolazione perché colpisce in un grande numero di utenti e può trarre in inganno chi ha poca familiarità con questo genere di truffe. Questo tipo di schema è già stato usato diverse volte, ma ogni volta si perfeziona e riesce ancora a terrorizzare migliaia di persone. Questa volta i truffatori si sono finti agenti corrotti della CIA chiedendo un riscatto di 10.000 dollari in Bitcoin per cancellare il nome della vittima dalle indagini sulla pedofilia e sulla pornografia in rete. Per rendere il tutto ancora più terrorizzante, l’agente afferma di possedere informazioni personali e sui familiari e i colleghi del destinatario dell’email, oltre che dell’indirizzo di casa e del posto… Leggi di più