Perché il furto di Sim è in aumento e cosa si rischia

Perché il furto di Sim è in aumento e cosa si rischia

La truffa del furto di Sim ha iniziato a circolare anni fa e, grazie alla facilità con cui chiunque può richiedere la portabilità di un numero di telefono, sta tornando alla ribalta. A lanciare l’allarme, a seguito delle numerose denunce da parte di consumatori, è Agcom. Come funziona e cosa rischia chi subisce il furto di Sim Secondo un loro recente comunicato stampa, in Italia si sta verificando una vera e propria ondata di furti di Sim utilizzate per portare a termine operazioni bancarie fraudolente online che, oggi, possono essere effettuate solo grazie a codici da inserire tramite smartphone. Ovviamente il truffatore che entra in possesso della Sim della vittima, ha già raccolto tramite phishing gli altri dati e documenti… Leggi di più

Smartphone spiati grazie a un SMS

Smartphone spiati grazie a un SMS

A lanciare l’allarme sulla vulnerabilità di un certo tipo di SIM, è la società di sicurezza Adaptive Mobile Security, che ha scoperto che ad essere attaccabili sono oltre un miliardo di schede in oltre trenta paesi nel mondo. L’hacker invia un semplice SMS e l’attacco “SimJacker“ è già in azione. Nessun trojan, malware, virus o app malevola da cui difendersi. Come funziona SimJacker l’attacco SimJacker consiste in un SMS contenente dei codici autoinstallanti che vengono eseguiti dal componente S@T Browser (SIM Application Toolkit, presente nelle SIM della maggior parte degli operatori), dando il via all’infezione. A questo punto l’hacker ha il controllo completo dello smartphone attaccato: può, geolocalizzare il dispositivo, utilizzarlo per inviare messaggi, leggere il codice IMEI. Inoltre, con un semplice comando,… Leggi di più

Sim swap, ovvero i furti d’identità ai fini di frode

Sim swap, ovvero i furti d’identità ai fini di frode

Il furto d’identità è la nuova frontiera del cyber crime organizzato. La Polizia Postale ha recentemente smascherato una grossa organizzazione di cui ha già individuato 56 responsabili e le indagini non sono ancora finite. Per ora si parla migliaia di persone oggetto della truffa  e di oltre 600.000 euro di bottino, ma sono cifre destinate a salire. Attraverso la tecnica denominata Sim swap, ovvero scambio di Sim, l’organizzazione procedeva all’acquisizione dei dati relativi alla sua identità, clonava la sim collegata al telefono cellulare e riusciva ad entrare in tutti i suoi account, compreso l’internet banking, attraverso il furto d’identità. Oltre a prosciugare il conto corrente, lo scopo era quello di utilizzare l’identità del malcapitato per frodare altre persone tramite la… Leggi di più

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