Il trojan che accede al banking online dal tuo smartphone

Il trojan che accede al banking online dal tuo smartphone

Si chiama Riltok, è nato in Russia, è stato identificato per la prima volta a metà del 2018 dai ricercatori del Kaspersky Lab e ora si sta diffondendo in Europa dove ha già fatto oltre 4000 vittime. Sebbene la diffusione inizialmente sia stata lenta, negli ultimi mesi ha iniziato ad accelerare in modo preoccupante. Si tratta di un pericoloso trojan progettato appositamente per installarsi silenziosamente sugli smartphone Android e rubare i codici di sicurezza di chi autorizza operazioni di banking online o della carta di credito. Come funziona Riltok Il contenuto del messaggio SMS che nasconde Riltok simula il contenuto di un messaggio automatico generato dall’internet banking e riporta un ipotetico accredito sul proprio conto corrente, riportando un link per… Leggi di più

La cybertruffa che ti svuota la PostePay

La cybertruffa che ti svuota la PostePay

Grazie alla sua semplicità d’uso e ai suoi costi contenuti, la carta PostePay è la più utilizzata in Italia e, proprio per questo, una delle più colpite da cybertruffa. COME FUNZIONA LA TRUFFA SU POSTEPAY La truffa più diffusa è quella del falso blocco della carta. Arriva tramite un’email oppure un SMS o un messaggio su WhatsApp che riporta il logo e la grafica del sito delle Poste Italiane e riporta la notifica del blocco preventivo della carta PostePay a causa di un problema dovuto alla verifica dell’identità o alla mancanza di altri dati personali necessari. In alcuni casi nel messaggio si fa riferimento a possibili attività illecite sulla carta e si chiede di fare immediatamente il login per verificare… Leggi di più

Come difendersi dagli abbonamenti truffa sul telefono

Come difendersi dagli abbonamenti truffa sul telefono

Colpiscono gli utenti Tim, Wind, Tre, Iliad e Vodafone e spesso passano inosservati in mezzo alle decine di messaggi “fuffa” e pubblicità via sms. Non si tratta di una novità, ma nell’ultimo periodo sembra essere tornata particolarmente in auge, visto il numero di  segnalazioni arrivate alla Polizia Postale e all’assistenza clienti  degli operatori telefonici più colpiti. La soluzione definitiva sembrava essere stata trovata con l’attivazione del blocco, ma a quanto pare i truffatori sono riusciti a scavalcarli. I tipi di servizi attivati senza il consenso dell’utente possono essere di vario tipo: dal gossip alle notizie di sport, passando per contenuti per adulti. Nella maggior parte dei casi viene mandato un sms in cui si comunica l’avvenuta attivazione, ma capitano anche… Leggi di più

Le truffe del conto arancio sospeso o della Postepay bloccata

Le truffe del conto arancio sospeso o della Postepay bloccata

Sembra incredibile, ma la truffa del conto online sospeso continua a colpire con la stessa efficacia da anni. In gergo si chiama phishing e non smette di fare vittime in tutto il mondo. Le banche si son organizzate mandando email ai propri correntisti con le istruzioni su come evitare di essere truffati. Questa volta è il turno dei clienti Ing Direct e Postepay. I mezzi di diffusione sono sempre gli stessi: sms, messaggio su whatsapp o email. Agli utenti che ricevono il messaggio viene comunicato che il suo conto o la sua carta sono stati bloccati e viene richiesto di andare su di un sito o di scaricare un’ipotetica nuova app e inserire le loro credenziali di accesso per sbloccarlo…. Leggi di più

Nuova truffa PostePay: ecco come difendersi dal phishing

Nuova truffa PostePay: ecco come difendersi dal phishing

La nuova truffa PostePay utilizza il vecchio metodo del phishing che, nonostante i numerosi casi, rimane tuttora un una truffa che colpisce migliaia di utenti ogni anno. Invece della solita email, questa volta la truffa arriva con un messaggio sul telefonino (al momento è stato segnalato solo da clienti Tim, Wind, Tre e Vodafone) che può essere un caro vecchio SMS o un messaggio WhatsApp. Il mittente del messaggio appare come Poste Italiane, mentre il testo del messaggio è: “Gentile cliente, se non visualizzi correttamente il messaggio segui il link…” (omettiamo per ovvie ragioni di riportare qui la url). L’utente a questo punto clicca sul link e finisce in una pagina fake che riproduce nei minimi dettagli il sito delle… Leggi di più

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