Quando si parla di Multilevel Marketing (MLM) si intende una forma di vendita diretta in cui i venditori vendono i loro prodotti direttamente ai consumatori, senza l’intervento di intermediari. Chi acquista i prodotti incoraggerà, a sua volta, altri consumatori a comprare i prodotti un questione e a trovare altri compratori. Il loro impegno sarà poi ricompensato sia per le vendite che procureranno un prima persona che per quelle che saranno generate dai compratori. In questo genere di marketing non c’è nulla di esplicitamente fraudolento, ma in alcuni casi le metodologie utilizzate sono piuttosto discutibili e tendono a sfruttare la rete di conoscenze private e la buona fede di persone in difficoltà.
Quando dietro al multilevel marketing si nascondono le vendite basate su schemi piramidali (un sistema conosciuto anche come sistema Ponzi, dal nome dell’italo-americano che l’ha inventato) allora siamo di fronte a qualcosa di illegale. Capire le differenza tra multilevel marketing e vendite piramidali è molto importante per non cadere vittime di sistemi fraudolenti.
La prima accusa che viene fatta a questi schemi piramidali è quella dello sfruttamento dei membri e delle loro dirette conoscenze, ma questa è solo la punta dell’iceberg.
Il primo segnale sospetto è dato dal messaggio che può essere molto simile a questo: “Vuoi guadagnare soldi lavorando da casa? Chiedimi come, è semplicissimo!”. Dietro questo amo ci sono organizzazioni che vendono prodotti di diverso tipo, ma generalmente sono prodotti per dimagrire, per pulire casa o prodotti tipo integratori alimentari.
Gli schemi piramidali illegali prevedono costi d’ingresso che comprendono la vendita di materiali promozionali, l’acquisto obbligatorio di una quantità minima di prodotti (la cifra si aggira in genere su un minimo di 700 €), i costi per i “corsi da venditore” e la partecipazione ai loro “convegni” in cui dei veri e propri “testimonial” offrono ai nuovi “adepti” una visione del loro futuro economico a dir poco rosea portando se stessi come esempio o qualcuno di cui racconteranno la storia di successo nello stile “ero disoccupato e indigente e ora guido una Ferrari e ho una villa a due piani”.
Invece che al prodotto e alle sue qualità, l’attenzione è tutta nei confronti del reclutamento di nuovi venditori per poter sfruttare le loro conoscenze e relazioni personali e per vendere un numero maggiore di prodotti. Una volta esaurita la base delle relazioni personali, si possono usare i social network, dove è semplice individuare le persone in difficoltà economica tra cui selezionare le vittime.
Le riunioni seguono sempre lo stesso schema di comunicazione e si basano su teorie che sono al limite del culto della personalità in stile americano con storie di riscatto molto inverosimili. Inoltre gli schemi di retribuzione, apparentemente semplici, si rivelano invece quasi incomprensibili, ma raccontano tutti la stessa storia: la promessa di facili guadagni in capo a pochi mesi. Peccato che per raggiungere le cifre promesse bisognerebbe riuscire a procurare un numero di nuove reclute davvero importante e mantenere poi quel ritmo per molti mesi.
Le vittime di questo tipo di frodi si ritrovano a spendere considerevoli somme per poter avere la gamma completa di prodotti, per fare i corsi e partecipare ai meeting, per poi ritrovarsi indebitati e con la casa piena di prodotti invenduti e veder sparire in un colpo solo tutte le pseudo amicizie che si erano spacciate come una grande famiglia pronta a sostenerli negli affari.
