
Il Buono Mobilità (conosciuto ormai come Bonus Bici), è partito subito con numerosi disservizi: sito in tilt e oltre 400.000 persone in coda e soli 20 minuti per completare la richiesta. Nonostante i disservizi, in 24 ore sono andati esauriti i fondi messi a disposizione e ora gli italiani che intendono richiederlo dovranno attendere il nuovo stanziamento promesso.
Ad aumentare i disagi non potevano mancare i truffatori: siti fake e ladri di bonus che si sono accaparrati i bonus dichiarando di avere intenzione di acquistare una bicicletta (anche a pedalata assistita), o un veicolo per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica come monopattini, hoverboard e segway.
Siti fake
I siti fake sono stati ideati dai cybercriminali per poter sfruttare l'ondata di richieste di bonus bici al fine di rubare i dati degli utenti (phishing) e compiere truffe informatiche rimandando a link pericolosi.
I primi sono già stati individuati e hanno già cambiato l’homepage, ma le autorità chiedono di prestare la massima attenzione in quanto è molto probabile che ne siano già nati altri con indirizzi molto simili a quello del sito ufficiale e contenenti link pericolosi.
Ladri di bonus
Il Bonus Mobilità può essere richiesto sia da chi ha già effettuato l’acquisto e presenta uno scontrino “parlante” che da chi ha intenzione di acquistare una bici (muscolare o elettrica) o un monopattino elettrico entro un mese dalla richiesta. Questa seconda modalità ha messo in atto un mercato nero del bonus bici che vengono messi in vendita su siti illegali al prezzo di 200 €. La Guardia di Finanza sta indagando per individuare i truffatori e fermare il traffico di bonus bici rubati.
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