La conformità catastale di un immobile è la corrispondenza tra la planimetria depositata in Catasto e lo stato reale in cui si trova l’immobile. Vediamo quando è obbligatoria, cosa si rischia se non la si ha e come ottenerla.
Quando serve l’attestazione di conformità catastale
In ogni atto di compravendita deve essere sempre presente la dichiarazione che attesta la conformità dell’immobile alla planimetria depositata in Catasto.
Se non si possiede la dichiarazione è possibile presentare un’attestazione di conformità che deve essere rilasciata da un tecnico abilitato che funziona da documento ufficiale a tutti gli effetti.
Compravendita di un immobile senza attestazione di conformità
Anche se alcune regioni consentono la stipula dell’atto senza la presenza della dichiarazione di conformità, nel caso in cui l’acquirente procedesse con l’acquisto e l’immobile risultasse poi difforme, saranno a suo carico le spese relative alle sanatorie.
Nei casi in cui venditore dichiara una conformità catastale falsa, l’acquirente deve richiedere la rettifica della difformità catastale prima di acquistare.
In quali casi si parla di difformità catastale
La conformità non può essere attestata quando un immobile ha subito modifiche strutturali che ne cambiano la rendita catastale senza che sia stato fatto l’aggiornamento in catasto. ,
La difformità catastale deve obbligatoriamente essere rettificata richiedendo la correzione dei stati catastali direttamente in Catasto.
Quando la difformità non influisce sulla rendita catastale (ovvero non sono stati aggiunti locali o non siano state fatte modifiche strutturali), non è obbligatorio procedere con l’aggiornamento della planimetria catastale e l’attestato può essere rilasciato.
Come si ottiene l’attestazione di conformità catastale
Per rilasciare l’attestato di conformità catastale, il tecnico abilitato (un geometra, un architetto o un ingegnere) deve attestare la conformità verificando che i dati presenti nella visura catastale e nella planimetria catastale corrispondano allo stato di fatto dell’immobile.
In caso il tecnico rilevi una difformità, è necessario procedere con la rettifica dei dati e della planimetria catastale presente in Catasto per ottenere l’attestazione.
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