Scoperta dai carabinieri di Serra Riccò, un comune in provincia di Genova, l’organizzazione di truffatori che ha messo in affitto case vacanza fantasma tramite migliaia di annunci sui maggiori siti e portali specializzati in case vacanza come Booking, Airbnb, Homeaway, Kijiji e Subito. Una banda di truffatori molto ben organizzata dove ognuno aveva il suo ruolo: chi si occupava di trovare belle fotografie da pubblicare, chi scriveva e pubblicava gli annunci e chi rispondeva e teneva i contatti con le potenziali vittime offrendo loro tariffe più basse se pagavano direttamente a loro, senza passare dal servizio di prenotazione del sito, così da uscire dal controllo delle piattaforme certificate. Purtroppo si trattava esclusivamente di fregature: o le case erano già occupate, oppure non esistevano affatto.
Truffe da centinaia di migliaia di euro che, oltre al danno economici, hanno rovinato le ferie estive di molti italiani (e qualche straniero).
Nei guai sono finite sei persone, di età compresa tra i 25 e i 50 anni, residenti nell’hinterland napoletano. Le accuse di cui dovranno rispondere sono: associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, sostituzione di persona e introduzione abusiva nei sistemi informatici perché, in alcuni casi pare si siano serviti della collaborazione di hacker per creare cloni di pagine di annunci reali in modo da accalappiare gli interessati.
Gli immobili erano sparsi in tutta Italia e in Corsica: dalla “villa con piscina sulla spiaggia dorata” di San Vito Lo Capo in Sicilia che si è rivelato un rudere diroccato, occupato abusivamente da venditori ambulanti, passando per “l’attico a Laigueglia con vista mare mozzafiato” che era solo un normalissimo appartamento di condominio occupato da una famiglia, per finire con “il residence in Corsica all’interno di un villaggio turistico con «animazione e impianti sportivi annessi»” che non era mai stato costruito.
Fonte: https://www.ilsecoloxix.it/